| (Testo CEI74) 49 Benedizioni di Giacobbe
Quindi Giacobbe chiamò i figli e disse: «Radunatevi, perché io vi annunzi quello che vi accadrà nei tempi futuri.
Radunatevi e ascoltate, figli di Giacobbe, ascoltate Israele, vostro padre!
Ruben, tu sei il mio primogenito, il mio vigore e la primizia della mia virilità, esuberante in fierezza ed esuberante in forza!
Bollente come l'acqua, tu non avrai preminenza, perchè hai invaso il talamo di tuo padre e hai violato il mio giaciglio su cui eri salito.
Simeone e Levi sono fratelli, strumenti di violenza sono i loro coltelli.
Nel loro conciliabolo non entri l'anima mia, al loro convegno non si unisca il mio cuore. Perchè con ira hanno ucciso gli uomini e con passione hanno storpiato i tori.
Maledetta la loro ira, perché violenta, e la loro collera, perché crudele! Io li dividerò in Giacobbe e li disperderò in Israele.
Giuda, te loderanno i tuoi fratelli; la tua mano sarà sulla nuca dei tuoi nemici; davanti a te si prostreranno i figli di tuo padre.
Un giovane leone è Giuda: dalla preda, figlio mio, sei tornato; si è sdraiato, si è accovacciato come un leone e come una leonessa; chi oserà farlo alzare?
Non sarà tolto lo scettro da Giuda nè il bastone del comando tra i suoi piedi, finchè verra colui al quale esso appartiene e a cui è dovuta l'obbedienza dei popoli.
Egli lega alla vite il suo asinello e a scelta vite il figlio della sua asina, lava nel vino la veste e nel sangue dell'uva il manto;
lucidi ha gli occhi per il vino e bianchi i denti per il latte.
Zàbulon abiterà lungo il lido del mare e sarà l'approdo delle navi, con il fianco rivolto a Sidòne.
Issacar è un asino robusto, accovacciato tra un doppio recinto.
Ha visto che il luogo di riposo era bello, che il paese era ameno; ha piegato il dorso a portar la soma ed è stato ridotto ai lavori forzati.
Dan giudicherà il suo popolo come ogni altra tribù d'Israele.
Sia Dan un serpente sulla strada, una vipera cornuta sul sentiero, che morde i garretti del cavallo e il cavaliere cade all'indietro.
Io spero nella tua salvezza, Signore!
Gad, assalito da un'orda, ne attacca la retroguardia.
Aser, il suo pane è pingue: egli fornisce delizie da re.
Nèftali è una cerva slanciata che dà bei cerbiatti.
Germoglio di ceppo fecondo è Giuseppe; germoglio di ceppo fecondo presso una fonte, i cui rami si stendono sul muro.
Lo hanno esasperato e colpito, lo hanno perseguitato i tiratori di frecce.
Ma è rimasto intatto il suo arco e le sue braccia si muovon veloci per le mani del Potente di Giacobbe, per il nome del Pastore, Pietra d'Israele.
Per il Dio di tuo padre - egli ti aiuti! e per il Dio onnipotente - egli ti benedica! Con benedizioni del cielo dall'alto, benedizioni dell'abisso nel profondo, benedizioni delle mammelle e del grembo.
Le benedizioni di tuo padre sono superiori alle benedizioni dei monti antichi, alle attrattive dei colli eterni. Vengano sul capo di Giuseppe e sulla testa del principe tra i suoi fratelli!
Beniamino è un lupo che sbrana: al mattino divora la preda e alla sera spartisce il bottino.
Tutti questi formano le dodici tribù d'Israele, questo è ciò che disse loro il loro padre, quando li ha benedetti; ognuno egli benedisse con una benedizione particolare.
Ultimi momenti e morte di Giacobbe
Poi diede loro quest'ordine: «Io sto per essere riunito ai miei antenati: seppellitemi presso i miei padri nella caverna che è nel campo di Efron l'Hittita,
nella caverna che si trova nel campo di Macpela di fronte a Mamre, nel paese di Canaan, quella che Abramo acquistò con il campo di Efron l'Hittita come proprietà sepolcrale.
Là seppellirono Abramo e Sara sua moglie, là seppellirono Isacco e Rebecca sua moglie e là seppellii Lia.
La proprietà del campo e della caverna che si trova in esso proveniva dagli Hittiti.
Quando Giacobbe ebbe finito di dare questo ordine ai figli, ritrasse i piedi nel letto e spirò e fu riunito ai suoi antenati.
| (Testo TILC) 49 Giacobbe benedice i suoi dodici figli
Giacobbe chiamò i suoi figli: 'Avvicinatevi, - disse. - Voglio annunziarvi quello che accadrà in futuro.
Figli di Giacobbe, raccoglietevi insieme e state attenti. Ascoltate vostro padre Israele.
Ruben, mio primogenito, tu sei la mia forza, la primizia della mia virilità! Sei tanto fiero e tanto forte,
ma non avrai il diritto di primogenito! Impetuoso come l'acqua di un torrente, sei salito sul mio letto coniugale hai disonorato il giaciglio di tuo padre.
Simeone e Levi sono fratelli. Non voglio partecipare ai loro progetti, non voglio unirmi alle loro riunioni: i loro accordi scatenano violenza. Nella loro rabbia hanno trucidato uomini e nella loro furia hanno mutilato tori.
Maledetta la loro collera perché è violenta, maledetto il loro furore perché è crudele! Non avranno un proprio territorio, li dividerò tra le tribù del mio popolo.
Giuda: i tuoi fratelli canteranno le tue lodi! Obbligherai i tuoi nemici a piegar la schiena. Anche i tuoi fratelli si inchineranno dinanzi a te.
Giuda, figlio mio, sei come un giovane leone che ha ucciso la sua preda e torna alla sua tana. Come una leonessa sdraiata e accovacciata: chi oserà farti alzare?
Lo scettro rimarrà nella casa di Giuda, il bastone di comando non le sarà mai tolto finché verrà colui al quale appartiene: a lui saranno sottoposti tutti i popoli.
Egli porterà una grande abbondanza: userà la vite anche per legarvi l'asino e il vino per lavare le vesti.
Il vino ravviverà lo splendore dei suoi occhi e il latte renderà più bianchi i denti.
Zabulon, tu abiterai sulla riva del mare, là dove le navi trovano un porto. Il tuo territorio si estenderà sino a Sidone.
Issacar è come un asino robusto gravato dalle due ceste del basto.
Ha visto che la regione era amena e bello l'abitarvi: ha curvato la schiena per portare il carico ed è divenuto uno schiavo che paga il tributo.
Dan, tu sarai giudice del tuo popolo! fra le altre tribù d'Israele.
Dan, sarai per i nemici come un serpente sulla strada, come una vipera velenosa sul sentiero: punge il garretto del cavallo che fa precipitare all'indietro il cavaliere.
Io aspetto, o Signore, il tuo aiuto.
Gad! Sarà assalito da bande di predoni ma a sua volta li assalirà.
Aser: avrà i cibi più raffinati, produrrà delizie da re.
Neftali: è come una cerva libera e veloce, madre di graziosi cerbiatti.
Giuseppe: è come un ramo ricco di frutti: cresce vicino a una sorgente e i suoi grappoli si distendono sopra il muro.
Arcieri lo hanno esasperato e colpito. Lo hanno perseguitato con le loro frecce.
Ma il Dio Potente di Giacobbe l'ha aiutato: con la sua potenza ha reso saldo il suo arco. Ha reso corto e veloce il suo braccio, lui, il pastore, la roccia d'Israele.
Il Dio di tuo padre ti ha aiutato e ti aiuterà ancora; l'Onnipotente continuerà a benedirti: ti darà pioggia dal cielo e acqua dalle sorgenti più profonde. Renderà prolifiche le tue donne e feconde le femmine del tuo bestiame.
Come le cime dei monti si alzano al di sopra delle nuvole, così le benedizioni di tuo padre sorpassano le benedizioni dei miei padri. Tu sarai l'erede della benedizione data a tuo padre. Giuseppe, tu sei l'eletto fra tutti i tuoi fratelli.
Beniamino: è come un lupo rapace che al mattino caccia la preda e ne divide a sera le spoglie'.
Ultime volontà di Giacobbe
Con queste parole Giacobbe benedisse i suoi dodici figli, dai quali discendono le tribù degli Israeliti. Diede a ognuna una benedizione particolare.
Poi disse: 'Ora sto per raggiungere i miei antenati. Quando sarò morto dovrete seppellirmi nella tomba dei miei padri, la grotta che si trova nel campo di Efron l'Ittita,
è la grotta di Macpela, a est di Mamre nella terra di Canaan. Abramo l'ha comprata da Efron l'lttita, insieme al campo, per farne la tomba di famiglia.
Là sono stati sepolti Abramo e Sara, i miei nonni, Isacco e Rebecca, mio padre e mia madre. Io stesso vi ho seppellito Lia, mia moglie.
Quella grotta, col campo in cui si trova, fu comprata dagli Ittiti'.
Quando Giacobbe ebbe finito di dare queste disposizioni si mise sdraiato nel suo letto, poi morì e fu riunito ai suoi padri.
| (Testo CEI2008) 49 Quindi Giacobbe chiamò i figli e disse: «Radunatevi, perché io vi annunci quello che vi accadrà nei tempi futuri.
Radunatevi e ascoltate, figli di Giacobbe, ascoltate Israele, vostro padre!
Ruben, tu sei il mio primogenito, il mio vigore e la primizia della mia virilità, esuberante in fierezza ed esuberante in forza!
Bollente come l'acqua, tu non avrai preminenza, perché sei salito sul talamo di tuo padre, hai profanato così il mio giaciglio.
Simeone e Levi sono fratelli, strumenti di violenza sono i loro coltelli.
Nel loro conciliabolo non entri l'anima mia, al loro convegno non si unisca il mio cuore, perché nella loro ira hanno ucciso gli uomini e nella loro passione hanno mutilato i tori.
Maledetta la loro ira, perché violenta, e la loro collera, perché crudele! Io li dividerò in Giacobbe e li disperderò in Israele.
Giuda, ti loderanno i tuoi fratelli; la tua mano sarà sulla cervice dei tuoi nemici; davanti a te si prostreranno i figli di tuo padre.
Un giovane leone è Giuda: dalla preda, figlio mio, sei tornato; si è sdraiato, si è accovacciato come un leone e come una leonessa; chi lo farà alzare?
Non sarà tolto lo scettro da Giuda né il bastone del comando tra i suoi piedi, finché verrà colui al quale esso appartiene e a cui è dovuta l'obbedienza dei popoli.
Egli lega alla vite il suo asinello e a una vite scelta il figlio della sua asina, lava nel vino la sua veste e nel sangue dell'uva il suo manto;
scuri ha gli occhi più del vino e bianchi i denti più del latte.
Zàbulon giace lungo il lido del mare e presso l'approdo delle navi, con il fianco rivolto a Sidone.
Ìssacar è un asino robusto, accovacciato tra un doppio recinto.
Ha visto che il luogo di riposo era bello, che la terra era amena; ha piegato il dorso a portare la soma ed è stato ridotto ai lavori forzati.
Dan giudica il suo popolo come una delle tribù d'Israele.
Sia Dan un serpente sulla strada, una vipera cornuta sul sentiero, che morde i garretti del cavallo, così che il suo cavaliere cada all'indietro.
Io spero nella tua salvezza, Signore!
Gad, predoni lo assaliranno, ma anche lui li assalirà alle calcagna.
Aser, il suo pane è pingue: egli fornisce delizie da re.
Nèftali è una cerva slanciata; egli propone parole d'incanto.
Germoglio di ceppo fecondo è Giuseppe; germoglio di ceppo fecondo presso una fonte, i cui rami si stendono sul muro.
Lo hanno esasperato e colpito, lo hanno perseguitato i tiratori di frecce.
Ma fu spezzato il loro arco, furono snervate le loro braccia per le mani del Potente di Giacobbe, per il nome del Pastore, Pietra d'Israele.
Per il Dio di tuo padre: egli ti aiuti, e per il Dio l'Onnipotente: egli ti benedica! Con benedizioni del cielo dall'alto, benedizioni dell'abisso nel profondo, benedizioni delle mammelle e del grembo.
Le benedizioni di tuo padre sono superiori alle benedizioni dei monti antichi, alle attrattive dei colli perenni. Vengano sul capo di Giuseppe e sulla testa del principe tra i suoi fratelli!
Beniamino è un lupo che sbrana: al mattino divora la preda e alla sera spartisce il bottino».
Tutti questi formano le dodici tribù d'Israele. Questo è ciò che disse loro il padre nell'atto di benedirli; egli benedisse ciascuno con una benedizione particolare.
Poi diede loro quest'ordine: «Io sto per essere riunito ai miei antenati: seppellitemi presso i miei padri nella caverna che è nel campo di Efron l'Ittita,
nella caverna che si trova nel campo di Macpela di fronte a Mamre, nella terra di Canaan, quella che Abramo acquistò con il campo di Efron l'Ittita come proprietà sepolcrale.
Là seppellirono Abramo e Sara sua moglie, là seppellirono Isacco e Rebecca sua moglie e là seppellii Lia.
La proprietà del campo e della caverna che si trova in esso è stata acquistata dagli Ittiti».
Quando Giacobbe ebbe finito di dare quest'ordine ai figli, ritrasse i piedi nel letto e spirò, e fu riunito ai suoi antenati.
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